giovedì 10 marzo 2011

Napoli, per il via alla nuova stazione della metro, tagli a funicolari e Linea 6

NAPOLI - Partirà entro la fine di marzo il primo treno-navetta da piazza Bovio a piazza Dante. L’avvio delle procedure è stato pianificato nelle ultime ore a palazzo San Giacomo, al termine di lunghe settimane di sofferta organizzazione: per consentire il via vai del trenino sulla nuova brevissima tratta, è stato deciso un poderoso ridimensionamento di altre linee.

Tagliate di netto sei ore al giorno della linea 6, accorciati gli orari serali delle funicolari che chiuderanno tutte, inderogabilmente, alle 22 ogni giorno.

All’entusiasmo per l’inaugurazione della nuova tratta, fanno da contraltare le forti polemiche degli utenti scaturite dalla diffusione dei particolari sul ridimensionamento dei servizi. È stato Andrea Santoro, consigliere comunale d’opposizione, in prima linea nei recenti giorni caldi delle dimissioni per far decadere il sindaco, a svelare quel che è stato deciso nella delibera di Giunta dell’altroieri, 7 marzo, che ha ufficializzato le novità nel trasporto di Metronapoli: «Si tratta di una operazione a fini elettorali che va a scapito degli utenti», ha detto, fra l’altro, Santoro.

Da palazzo San Giacomo, invece, spiegano che tutta la vicenda è stata studiata nei particolari e che i disagi per gli utenti saranno pochissimi. Il taglio più feroce è stato effettuato sui viaggi della linea 6 della Metropolitana, quella che attualmente parte dalla Mostra d’Oltremare e arriva a Mergellina e che nei piani futuri è destinata a raggiungere Piazza Municipio dove ci sarà la stazione di collegamento fra la linea 6 e la linea 1. Attualmente, e ancora per poco, quei treni partono alle sei e mezzo del mattino e proseguono le corse ininterrottamente fino alle 21,15. Dal giorno in cui entrerà in funzione la nuova navetta da piazza Bovio, invece, le corse della linea 6 termineranno alle 14,30.

La chiusura anticipata della linea 6 è il prezzo che bisogna pagare all’apertura del nuovo percorso nel centro di Napoli. È la stessa delibera di Giunta del 7 marzo che spiega: «La riduzione delle corse giornaliere è necessaria per reperire personale (macchinisti e agenti di stazione) da impiegare per i nuovi servizi sulla tratta Dante-Bovio». Insomma, la coperta è corta, se la tiri dalla parte della stazione università lasci scoperta quella di Mergellina.
Il taglio delle corse della linea 6, spiegano da palazzo San Giacomo, è stato deciso dopo aver studiato i dati sull’utilizzo di quei treni: secondo le statistiche, sono pochissimi i napoletani che sfruttano quel percorso, per cui i disagi saranno limitati.

Discorso diverso per le funicolari. Oggi la Centrale e quella di Chiaia svolgono l’ultima corsa a mezzanotte e mezza. Da quando entrerà in vigore il nuovo piano tutti i vagoni delle funicolari si fermeranno alle 22, con buona pace delle persone che utilizzavano i trasporti pubblici per andare al cinema o al teatro e che, d’ora in poi, dovranno prendere l’automobile. Sulla vicenda delle funicolari c’è una trattativa ancora in corso. Si sta tentando di mettere in salvo le corse «notturne» almeno della funicolare centrale per consentire un collegamento diretto tra Vomero e Centro almeno attraverso un canale.

La delibera della Giunta del 7 marzo (assenti gli assessori Ponticelli, Guida, Saggese e Pagano) si trova attualmente ancora alla fase del vaglio definitivo. Il documento contiene anche le previsioni di spesa da parte del Comune di 28 milioni e 170 mila euro per i servizi erogati da Metronapoli, e lo smistamento alla stessa società dei 13 milioni destinati dalla Regione al Comune per i servizi minimi ferroviari.

di Paolo Barbuto - ilmattino.it

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