lunedì 7 marzo 2011

I lavoratori della scuola pubblica rispondono alle offese del premier

Caro Presidente del Consiglio,
sono precario ma sono felice di poter insegnare,
sono precario e sono felice di vedere ogni mattina i miei ragazzi,
sono precario e lavoro su tre sedi, ma sono felice,
sono precario ed insegno su tredici classi, ma sono felice,
sono precario e i miei 400 alunni non lo sanno, ma sono felice,
sono precario e non so mai se potrò insegnare l'anno dopo, ma questo non mi impedisce di essere felice,
sono precario e sopporto tutto, perché voglio dare ai ragazzi la possibilità di essere felici.
Io "inculco" la felicità, Lei "inculca" la tristezza del mondo che invecchia.

Daniele - FLCCGIL

Nessun commento:

Posta un commento