Con il nuovo tariffario UnicoCampania, si registrano aumenti spropositati per spostarsi nella Regione.
La tariffa che riguarda Torre del Greco, U2, subirà un'impennata: per recarsi a Napoli il biglietto ad orario costa € 1,90, ora costerà € 2,10. Il giornaliero, costa € 3,70, costerà dal 01 aprile € 6,30 (+70%). É chiaro che i traporti pubblici non sono tra le priorità del governo cittadino, provinciale, regionale e nazionale.
Così come nel secondo dopoguerra, si punta ancora alla gomma privata, alle auto, agli incentivi per gli acquisti di automobili, e alla riduzione delle linee ferroviarie, sia su scala nazionale che su quella locale. Io sono avvilito, soprattutto quando penso che dal 2011, per recarsi a Napoli, la tariffa autostradale, il quale aumento tanto scalpore aveva causato (da € 1,60 a € 2,00) risulta comunque inferiore rispetto al biglietto Unico (€ 2,10). Dove è la convenienza?
Questo a poca distanza dal dossier di Legambiente Italia che, a gennaio 2011, di Napoli diceva:
Napoli, 25 gennaio 2011
Il monitoraggio è stato fatto il 25 gennaio 2001. Sono stati selezionati itinerari che rappresentano aspetti diversi della città di Napoli. Il monitoraggio nel complesso è durato 1 ora e 47 minuti durante i quali molto raramente si sono registrati valori istantanei al di sotto dei 50 μg/m3. Infatti la media totale della giornata di rilevamento delle polveri è di 81,8 μg/m3 di PM10 e di 27,1 μg/m3 di PM2,5. E non c'è differenza se si percorrono strade interne meno trafficate, ma nello stesso tempo meno esposte al vento (dove le polveri si accumulano) come in via Lavinaio o i vicoli nei pressi del Duomo, o strade più aperte e ventilate a ridosso del porto come la via Marina, caratterizzata da un valore medio di 72 μg/m3 di PM10. Dati questi che confermano come l'aria di Napoli, nonostante il monitoraggio sia stato fatto in seguito a diverse giornate di pioggia che hanno “ripulito” l’aria, risulti comunque inquinata per quanto riguarda il PM10.
La causa principale è da ricercare nell'annoso problema del traffico che attanaglia questa città. Per questo bisogna intervenire con politiche strutturali, limitando le auto in circolazione, potenziare e rendere sicuro il trasporto pubblico, pedonalizzare ampie aree della città, prevedendo parcheggi di scambio. Le giornate senz’auto e i blocchi totali in corrispondenza dei picchi di smog sono interventi tampone validi nell'emergenza ma non basta. Ampliamento delle ztl, controllo maggiore su quelle già esistenti, protezione delle corsie preferenziali sempre più terra di nessuno, car sharing, car pooling, intermodalità, interventi e maggiori controlli in strada su auto in doppia fila, violazione di isole pedonali e ztl, infrazioni continue nelle corsie preferenziali. Queste le proposte di Legambiente per una mobilità davvero sostenibile e un'aria più respirabile.
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