Il Programma Integrato Urbano Europa, meglio conosciuto come PIU Europa è un documento di programmazione europeo, deliberato con decisione n. 4265 dell'11 settembre 2007 dal Parlamento Europeo, con il quale si individua come priorità "l’innalzamento della qualità della vita nelle città, indicando tra le sua attività “Piani integrati di sviluppo urbano” nelle città medie, da perseguirsi attraverso una forte integrazione delle politiche urbane con quelle per l’inclusione ed il benessere sociale e per la legalità e la sicurezza".
In altre parole, l'Europa puntava all'innalzamento della qualità della vita urbana, sociale, ambientale ed energetica di specifici ambiti oggetto di intervento attraverso il finanziamento di progetti elaborati con un'azione congiunta e coordinata dei diversi Enti competenti, al fine di attivare azioni atte a rimuovere particolari criticità, quali il degrado ambientale, elevati tassi di disoccupazione, livello di criminalità, ecc.. E così, le città che ne avevano i requisiti e idee progettuali, firmavano un protocollo d'intesa con la Regione di appartenenza, la quale poi girocontava i fondi dell'UE una volta che questa avrebbe approvato il progetto. Semplice, lodevole da parte dell'Europa aiutare zone economicamente svantaggiate.
Torre del Greco nel 2008 firma un protocollo d'intesa con la Regione Campania, con il quale manifesta il suo interesse a partecipare, individuando come zona di interesse la zona portuale e gli innesti urbani tra porto e parti della struttura urbana sia del centro storico sia del Miglio d'Oro. Lodevole. Il programma europeo però prevede dei paletti di progettazione, che deve essere partecipata con le realtà civiche, tanto da essere richiesto un "circolo virtuoso tra Ente Locale, cittadini, istituzioni del territorio e imprenditori delle attività legate al mare, del commercio, del turismo, dei prodotti tipici e dei servizi per valorizzare l'ambiente urbano e al contempo rafforzare ed accrescere il senso di identità ed appartenenza degli abitanti alla comunità locale e rigenerare e rivitalizzare il sistema economico-produttivo ivi localizzato" (dal documento Avviso Assemblea Pubblica PIU Europa). Bellissime parole. Viene convocato quindi un primo incontro con la cittadinanza al Multisala Corallo, parliamo sempre del 2008. Vengono nominati commissioni tecniche, di valutazione, tavoli di concertazione civica, che fanno sedere uno accanto all'altro esponenti politici, tecnici della società civile, rappresentanti di associazioni territoriali. Cominciano, mano a mano che si susseguono le riunioni, screzi, polemiche, accuse, dimissioni. La commissione tecnico scientifica, composta da tecnici indipendenti della società civile, viene letteralmente ignorata durante tutto il processo decisionale. Viene partorito tra polemiche, denunce, accuse di abuso di ufficio, di irregolarità, di incompetenza, un progetto vecchio di 20 anni per la realizzazione di interventi strutturali al porto, ai Molini Marzoli, ma anche ad alcune vie del centro storico (via Roma, via Diego Colamarino, ecc.) decisi unilateralmente dal comune. Progetti tenuti nel cassetto tanti anni per la impossibilità di operare interventi non previsti nel piano urbanistico, rispolverati ora in vista della possibilità di "forzare" i vincoli in nome dell'Unione Europea. Così, ieri 24 novembre 2010 in sede di consiglio comunale l'intero plico di progetti è stato messo al voto del consiglio, per l'approvazione delle modifiche al Piano Urbanistico attuale (che non consentirebbe nessun intervento del genere) e l'adozione del PUC (Piano Urbanistico Comunale) che darebbe il via libera all'ok. Con una grande sorpresa! Tra i progetti "spillati" dietro alle progettualità di intervento di aree pubbliche, ve ne è uno molto interessante: è proposto da "Consorzio Villa Inglese S.r.l." (già mi pare un'anomalia di denominazione sociale) ed indovinate in quale area prevede interventi? Sì, vi ho già aiutato con il titolo: è l'area PRIVATA della F.lli Balsamo S.r.l. che sul suo terreno (dove ora sorgono montagne di ecoballe, a viale Europa) vorrebbe realizzare (con i soldi pubblici Europei) nientepopodimeno che un "Parco Ecosostenibile innovativo destinato ad attività integrate" (?). Avete capito bene: un progetto PUBBLICO finanziato da soldi PUBBLICI EUROPEI che nasconde un progetto PRIVATO su proprietà PRIVATA destinata attualmente a cava di RSU, RIFIUTI INGOMBRANTI, ECOBALLE, ecc.. Pazzesco! Sul sito del comune non si ha ancora notizia della delibera (approvata o meno), ma il fatto che ci abbiano inculato di nuovo è già realtà! I F.lli Balsamo continuano a mietere successi!
Nessun commento:
Posta un commento