giovedì 4 novembre 2010

Sconcertante

Pochi giorni fa è andato in onda al TG1 questo servizio: "Uno spray contro lo starnuto". In periodo di somministrazione del vaccino, far passare un servizio del genere in un telegiornale nazionale serve molto a convincere le persone specialmente più deboli, a vaccinarsi, e quindi a far comprare più antidoti allo stato dalle case farmaceutiche.
Le case farmaceutiche hanno da sempre avuto un potere sul controllo dell'economia e dei governi. Il business è facile: basta creare una malattia e subito dopo un antidoto, tutto all'interno dello stesso laboratorio! E' successo con l'AIDS, è successo con il virus della Mucca Pazza, con l'influenza suina, dei polli. Insomma, creare farmaci e fitofarmaci è probabilmente l'attività più redditizia e duratura. E quando mancano le grandi malattie, basta inventarsene qualcuna! Negli ultimi anni si sono moltiplicate le giornate dedicate alla prevenzione, alla cura ai disturbi: il tutto sponsorizzato molto spesso da istituti di ricerca o da associazioni di medici sponsorizzati da multinazionali dei farmaci. Creare giornate come quella contro "la timidezza", o le "settimane per la diagnosi della stitichezza", servono a creare nell'immaginario popolare l'idea che anche forme di emozione, di normali cicli biologici, siano malattie da curare. E così, in coda al servizio proposto, alla domanda della giornalista "Perchè combattere il raffreddore, che tutto sommato non è una malattia così grave?" il dottore risponde: "E' però causa di perdita di giorni di scuola, di lavoro, e magari anche di appuntamenti importanti!". Ma che cazzo di risposta è?!

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