che si confonde con l'assordante scia di ragù.
Facce truci, abili commercianti
freddi custodi gelosi delle loro ferite
sotto umidi portici, trasudanti di giacche, cappotti e tailleur.
Orgogliosa inerzia, con l'inconscia volontà di guardare al domani
allergica a qualsiasi disposizione e qualsiasi sensata regola.
Passarci una mattinata, equivale a viverci una vita
sicurezze e paure sballottate verso quella parte della mente
da sempre aperta all'infinita relatività delle proprie certezze.
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