Un contratto con la società pubblica "Campania Navigando". La prima notizia è che un'altra bionda fan del premier, già frequentatrice di Villa Certosa, Virna Bello, trova (di nuovo) lavoro. La seconda è che l'"acquisto" non piace per niente ai vertici di "Italia Navigando", controllata dal Tesoro, che si impegna a far saltare tutto.
Proprio nei giorni in cui, tra le Procure di Napoli e di Bari, riecheggiano le manovre di presunti ricattatori pronti a "mettere in ginocchio" il presidente del Consiglio, riaffiora un nuovo imbarazzante caso di papi girl beneficiata con un posto nelle strutture pubbliche.
Una storia che esplode mettendo l'una contro l'altra due società: "Campania Navigando", che si occupa della realizzazione e della sistemazione dei porticcioli campani (dopo quello di Procida, vanno realizzati ancora i lavori di Portici e di Torre Annunziata), e che un tempo era partecipata dalla Regione Campania, contro la società-madre "Italia Navigando", che ha assorbito l'organismo locale e che è controllata, a sua volta, attraverso Invitalia, dal Ministero del Tesoro.
A creare dissidi, è stata la scoperta che nella struttura napoletana (sede, in via Cisterna dell'Olio), lavori l'appariscente Virna Bello, oggi trentenne e riservata signora, già componente del trio napoletano delle ammiratrici del Cavaliere, insieme con Francesca Pascale ed Emanuela Romano, anch'esse premiate - dopo la partecipazioni alle riunioni con il presidente del Consiglio, in Sardegna - con posti nei Palazzi.
A volere Virna Bello come dipendente di "Campania Navigando" è stato Nicola Turco, amministratore della ex società regionale, e già presidente di "Alleanza di Popolo", e animatore di quella lista che nel 2010 decretò il trionfo elettorale di un "impresentabile", l'inquisito consigliere regionale Roberto Conte: 10mila voti che tanto imbarazzo crearono all'allora neo governatore Stefano Caldoro. Il contratto alla Bello sarebbe stato scoperto durante la recente trasferta a Napoli del presidente nazionale di "Italia Navigando", Ernesto Abaterusso. "Chi è quella signora?", chiede il vertice della società. Che si interroga anche su un altro contatto che riguarda un giovane avvocato. A qualche giorno di distanza dalle risposte, Abaterusso (ex parlamentare pugliese del Pds) si dimette dal ruolo di rappresentante di "Italia Navigando" nel Cda di "Campania Navigando" apposta per far decadere Turco.
Ma lo stesso Nicola Turco, interpellato da Repubblica, la spiega invece così: "Me ne sono andato a fine luglio da Campania Navigando. Non ne voglio più sapere niente. Diciamo la verità, non si poteva decidere nulla, non si andava avanti, ormai era un piatto vuoto... Io che ho portato tanto sostegno alle recenti elezioni regionali e provinciali, sono stato trattato malissimo dal partito".
Scusi, perché ha assunto Virna Bello: in base a quale curriculum o segnalazione? "Ma su, non facciamo polemiche - replica Turco - Anche la Bello se n'è andata". La Bello, invece, contattata poco dopo, risponde a Repubblica più cautamente. "Non vorrei apparire scortese, capisco le domande della stampa: tuttavia non ho dichiarazioni da rilasciare sulla mia attività. Punto". Non esclude, comunque, di essere ancora in rapporti di lavoro con la società pubblica.
È un ritorno, il suo. La Bello, infatti, già assessore comunale a Torre del Greco per 10 mesi, fino a qualche anno fa aveva scelto come nomignolo pubblico quello di "braciolona", "anche per avvicinare meglio i giovani al linguaggio degli amministratori under 30".
In più, a differenza di altre, non aveva mai nascosto di essere stata ospite tra il 2006 e il 2007 delle riunioni a Villa Certosa, nella residenza sarda del premier. Una foto, appartenente al pacchetto di immagini sulle estati del premier che tanto clamore provocò nel giugno 2009, immortalava lei e le altre allo scalo di Olbia. Il gruppetto di spensierate provenienti da Capodichino era composto anche da Francesca Pascale, che oggi è consigliere provinciale, e da Emanuela Romano, prima imposta come assessore comunale a Castellammare di Stabia, nella giunta di Luigi Bobbio, e successivamente sistemata al Corecom Campania, e solo poco fa finita sotto inchiesta per false dichiarazioni. La Romano, infatti, aveva affermato di non ricoprire cariche pubbliche mentre ancora sedeva nella giunta stabiese. Di qui, l'inchiesta e l'obbligo di rimuoverla. Ma la Regione non ha ancora provveduto. Strade diverse di papi girl. Ma un comune denominatore: il riparo nei pubblici palazzi.
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