''Provvedere immediatamente alla demolizione delle opere abusive e alla rimessa in pristino della stato originario dei luoghi''. E' la richiesta ricevuta attraverso un'ordinanza firmata dal dirigente comunale del settore Antiabusivismo edilizio dal sindaco di Torre del Greco (Napoli), Ciro Borriello. Non si tratta pero' di uno dei tanti interventi contro il ''mattone selvaggio'' effettuati in citta' dalla polizia municipale e portati a conoscenza del primo cittadino. Stavolta Ciro Borriello, ma anche la mamma e per altri interventi fratello e sorella, sono stati chiamati in causa in qualita' di ''proprietari e committenti'' degli interventi realizzati senza autorizzazioni in via Del Monte, dove il sindaco di Torre del Greco e i suoi familiari abitano.
Nell'ordinanza firmata dall'architetto Giovanni Falanga vengono presi in considerazione quattro ''cespiti di proprieta' di Ciro Borriello'': un ''appartamento posto al piano terra di un fabbricato di vecchia costruzione oggetto di licenza edilizia del 1972'' una ''cantinola posta al piano seminterrato del vecchio fabbricato'', un ''locale studio posto al piano seminterrato'' e una ''tavernetta con annesso gazebo posti nell'area di pertinenza del fabbricato antistante l'accesso dell'appartamento''.
''Dal confronto dello stato dei luoghi - si legge ancora nell'ordinanza - con gli atti presenti in ufficio e' stata accertata la realizzazione delle seguenti opere: in riferimento all'appartamento e' stato realizzato, senza alcuna autorizzazione e/o permessi a costruire, un ampliamento all'unita' abitativa al piano terra, tramite la realizzazione di un varco, nella muratura perimetrale. L'ampliamento, adibito a cucina e cameretta, occupa una superficie di circa 70 mq e presenta una altezza media interna di circa 2,50 metri''.
Altre variazioni sarebbero state apportate all'appartamento. ''In riferimento alla cantinola l'accesso non avviene piu' dalla vecchia scala, attualmente demolita, ma da un passaggio ricavato dallo sbancamento del terreno attiguo la cui copertura risulta costituita da un solaio in latero-cemento. Tale opera, completamente abusiva, risulta interrata lungo il lato Vesuvio e seminterrata lungo il lato Napoli, completa di tre vani luce''.
Per il locale studio ''bisogna specificare che e' presente presso l'ufficio Edilizia privata un permesso a costruire per frazionamento e mutamento di destinazione d'uso da deposito ad ufficio di parte del locale seminterrato (tre vani dei quattro del piano cantinola). Confrontando lo stato dei luoghi con i grafici presenti nel fascicolo del permesso a costruire non si evincono difformita'. In riferimento alla tavernetta con annesso gazebo tali opere sono oggetto di istanza di condono edilizio''.
Per alcuni di questi abusi e' stata presentata una domanda di condono nel 1990.
''Inoltre - scrive il dirigente nell'ordinanza - e' stato costatato, sullo stralcio aereofotogrammetrico datato 2004-2005, la presenza dell'ampliamento dell'appartamento posto al piano terra oltre che della presenza del gazebo e della tavernetta. Dai sopralluoghi effettuati e' stata accertata anche la realizzazione, senza autorizzazione, del muro di confine che divide la proprieta' dei signori Borriello Giuseppe e Borriello Carmela Antonietta (fratello e sorella del sindaco) con la proprieta' di Borriello Ciro''.
da Metropolisweb.it
Nell'ordinanza firmata dall'architetto Giovanni Falanga vengono presi in considerazione quattro ''cespiti di proprieta' di Ciro Borriello'': un ''appartamento posto al piano terra di un fabbricato di vecchia costruzione oggetto di licenza edilizia del 1972'' una ''cantinola posta al piano seminterrato del vecchio fabbricato'', un ''locale studio posto al piano seminterrato'' e una ''tavernetta con annesso gazebo posti nell'area di pertinenza del fabbricato antistante l'accesso dell'appartamento''.
''Dal confronto dello stato dei luoghi - si legge ancora nell'ordinanza - con gli atti presenti in ufficio e' stata accertata la realizzazione delle seguenti opere: in riferimento all'appartamento e' stato realizzato, senza alcuna autorizzazione e/o permessi a costruire, un ampliamento all'unita' abitativa al piano terra, tramite la realizzazione di un varco, nella muratura perimetrale. L'ampliamento, adibito a cucina e cameretta, occupa una superficie di circa 70 mq e presenta una altezza media interna di circa 2,50 metri''.
Altre variazioni sarebbero state apportate all'appartamento. ''In riferimento alla cantinola l'accesso non avviene piu' dalla vecchia scala, attualmente demolita, ma da un passaggio ricavato dallo sbancamento del terreno attiguo la cui copertura risulta costituita da un solaio in latero-cemento. Tale opera, completamente abusiva, risulta interrata lungo il lato Vesuvio e seminterrata lungo il lato Napoli, completa di tre vani luce''.
Per il locale studio ''bisogna specificare che e' presente presso l'ufficio Edilizia privata un permesso a costruire per frazionamento e mutamento di destinazione d'uso da deposito ad ufficio di parte del locale seminterrato (tre vani dei quattro del piano cantinola). Confrontando lo stato dei luoghi con i grafici presenti nel fascicolo del permesso a costruire non si evincono difformita'. In riferimento alla tavernetta con annesso gazebo tali opere sono oggetto di istanza di condono edilizio''.
Per alcuni di questi abusi e' stata presentata una domanda di condono nel 1990.
''Inoltre - scrive il dirigente nell'ordinanza - e' stato costatato, sullo stralcio aereofotogrammetrico datato 2004-2005, la presenza dell'ampliamento dell'appartamento posto al piano terra oltre che della presenza del gazebo e della tavernetta. Dai sopralluoghi effettuati e' stata accertata anche la realizzazione, senza autorizzazione, del muro di confine che divide la proprieta' dei signori Borriello Giuseppe e Borriello Carmela Antonietta (fratello e sorella del sindaco) con la proprieta' di Borriello Ciro''.
da Metropolisweb.it
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