Dunque, l'anno scorso più o meno usai questa "ricetta":
1/2 lt di alcool puro;
una manciata di semi di finocchietto selvatico del Vesuvio doc;
una manciata di foglie di finocchietto selvatico del Vesuvio doc;
1/2 lt di acqua;
350/400 gr di zucchero di canna Picaflor di Altromercato.
Ho schiacciato i semi di finocchietto con un mattarello e li ho riposti nel fondo di un barattolo di vetro. Naturalmente non credo ci sia una quantità minima o massima: più gustoso lo vuoi, più finocchietto ci devi mettere. Diciamo che io mi sono regolato ad occhio (e a profumo). Schiacciando i semini, questi "scaricano" più sapore nell'alcool. Quindi ho versato l'alcool nel contenitore, l'ho chiuso ermeticamente, e l'ho lasciato al buio della credenza per un paio di settimane. Dopo di che, ho fatto uno sciroppo facendo bollire acqua e sciogliendoci dentro lo zucchero. L'ho fatto raffreddare e l'ho versato nell'alcool. Nel versare lo sciroppo, si può filtrarlo con un panno di cotone, in modo da non far formare grumi di zucchero. Un altro filtraggio lo si può fare quando si versa il liquore nelle bottiglie. Più filtraggi si fanno, più il colore e la trasparenza migliorano. Ma non privilegiando l'estetica, personalmente lo filtro solo una volta. Mettete il liquore nel frigo o nel freezer, e gustatelo dopo pranzo o dopo cena. Ottimo per digerire!
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