domenica 26 dicembre 2010

TARSU Torre del Greco

Nella delibera di approvazione delle tariffe TARSU del comune di Torre del Greco, si possono trovare dati interessanti rispetto ai costi della raccolta dei rifiuti solidi urbani e dei dati effettivi della raccolta differenziata, al netto della propaganda politica.
In premessa, però, c'è da chiarire che la TARSU, come da artt. 3 e 4 del regolamento comunale, ha come presupposto "(...)l’occupazione o detenzione di locali ed aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale nelle quali il servizio è istituito ed attivato e comunque reso in via continuativa, nei modi previsti dal presente regolamento e dal regolamento di nettezza urbana (...)", e che i soggetti passivi della tassa sono "(...)coloro che occupano o detengono i locali ed aree scoperte di cui all’art. 3 del presente regolamento, con vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che usano in comune i locali e le aree stesse (...)". Per determinare le tariffe, si parte dal costo del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani (RSU), stabilito in via previsionale dal comune (competente per la parte relativa alla differenziata) e dalla provincia (competente per la parte relativa alla indifferenziata), sulla base dei dati e dei bilanci degli ultimi anni. La legge dice che "Il gettito complessivo della tassa non può superare il costo del servizio, né essere inferiore al 50% dello stesso.".
La delibera della determinazione delle tariffe del 2010 prevede che "(...) la spesa complessiva prevista per l'anno 2010 (...) ammonta ad € 12.601.491,44" ed è così determinato:

Spese personale comunale servizio N.U. e spese varie € 1.556.613,67 +
Costo appalto servizi igiene urbana € 7.038.500,00 +
Costi di smaltimento e conferimento € 4.036.443,00 +
Spese diverse € 293.134,77 =
Costo totale annuo € 12.924.691,44 -
Prev.Contr.Ministero per conf.frazione organica € 216.200,00 - (*)
Prev. ricavi da rifiuti differenziati € 50.000,00 - (**)
Prev. ricavi per il recupero dei RAEE € 50.000,00 - (***)
Prev. ricavi per TARSU giornaliera € 7.000,00 = (****)
Spesa complessiva da ripartire per tariffe € 12.601.491,44

(*) L'Ordinanza del Consiglio dei Ministri n. 3479 del 14-12-2005 all'art. 3 comma 3 dispone che "A decorrere dal 1 gennaio 2006 ai comuni od ai soggetti terzi dai medesimi incaricati che sosterranno direttamente il costo di conferimento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata individuando autonomamente gli impianti di trattamento di tali rifiuti, il Commissario delegato riconoscerà un contributo pari ad Euro 0,040 per chilogrammo". Da ciò si desume che il comune di Torre del Greco prevede T. 5.405 di rifiuti organici recuperati e destinati agli impianti di trattamento per l'anno 2010.
(**) Per rifiuti differenziati si intendono plastica, carta, vetro, cartone, per i quali non sono previste nè le quantità previste differenziate nè tantomeno i "prezzi di vendita" ai gestori degli impianti di riciclaggio dei materiali. E', bensì, indicato un valore molto indicativo, che non da alcuna idea di quantità.
(***) La sigla RAEE sta per Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, ed il discorso è il medesimo di quello riferito ai rifiuti differenziati.
(****) Per TARSU giornaliera si intende la tassa che viene pagata, ai sensi dell'art. 14 del regolamento comunale, "Per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni o speciali assimilati agli urbani prodotti dagli utenti che occupano o detengono, con o senza autorizzazione, temporaneamente anche se ricorrentemente, locali ed aree pubbliche, di uso pubblico o aree gravate da servitù di pubblico passaggio, (....). È temporaneo l’uso inferiore a 183 giorni per anno solare anche se ricorrente.".

L'intera cifra di € 12.601.491,44 viene "girata" ai cittadini.
In un sistema virtuoso, non ci sarebbero costi raddoppiati (dipendenti NU e mezzi di raccolta e spazzamento interni e appalti a società esterne, ben 7 milioni i costi per appalti a terzi nel nostro comune). Non ci sarebbero esigui ricavi dalla raccolta e dalla "rivendita" dei rifiuti differenziati: con il riciclo dei rifiuti ci dovremmo "arricchire" (appena 100.000,00 euro tra carta, plastica, vetro, cartone e RAEE). E probabilmente in un comune virtuoso, i dati sarebbero sempre trasparenti: a che prezzo vengono ceduti i materiali differenziati? Ma soprattutto in che quantità?
In questi anni i manifesti che sono stati affissi in tutta la città, propagandavano percentuali di differenziata altissima. Salvo poi scoprire che, grazie anche alla segnalazione di molti cittadini, le ditte che negli anni hanno gestito la differenziata non sempre facevano il loro dovere, e che quindi le percentuali erano fandonie. Ora, gli unici dati ufficiali che risultano dal calcolo delle tariffe della TARSU, sembrano essere il totale dei rifiuti indifferenziati (circa 26.000 tonnellate) e il totale dei rifiuti organici (circa 5.400 tonnellate). In percentuale, l'incidenza dei rifiuti "umidi", che sono i più numerosi, e che dovrebbero rappresentare il "volano" di una raccolta differenziata seria ed efficiente, è ancora bassissima (intorno al 20%). Dodici milioni di costi da pagare per un ciclo dei rifiuti che è in mano alla camorra, che copre il Vesuvio di immondizia, che inquina le falde acquifere, che ricopre le strade di un'intera provincia, è un prezzo veramente troppo alto da pagare per noi cittadini. Anzi, inaccettabile.

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