lunedì 6 dicembre 2010

Khorakhanè



"...i dizionari di psicologia definiscono il continuo spostarsi senza altra meta che non sia lo stesso movimento 'dromomania', attribuendole il significato di fuga dalla'angoscia. Posso accettare la definizione se per angoscia si intende il timore della morte, ma ben venga questo popolo che la esorcizza con il suo eterno viaggio intorno al mondo. Senza armi. Certo, è vero, gli zingari rubano. Neanche loro possono sottrarsi a quell'impulso di saccheggio che è nel DNA della razza umana. Però non mi è mai capitato di leggere o sentire di uno zingaro che abbia rubato tramite banca..." (F. De André)
Sono di parte, sono un grande ammiratore di Fabrizio De André, mi ha affascinato la sua filosofia di vita, il messaggio delle sue canzoni, delle sue poesie. "Non esiste il bene come non esiste il male". C'è una canzone che non mi stancherò mai di sentire, si chiama Khorakhanè, parla di rom, di viaggi, di debolezze, di istinti. Parla di una concezione di vita diversa dalla nostra, di un altro punto di vista. Parla di uomini e donne, che non hanno nulla di materiale. Per chi non ha avuto nemmeno un amico rom, neanche per un'ora, è difficile capire.

Nessun commento:

Posta un commento