Nella storia della Repubblica Italiana si sono sugguiti momenti di grande tensione, dovuti a particolari momenti storici sia politici che economici, legati a frizioni internazionali o semplicemente a screzi interni politici, mafiosi ed economici interni ai nostri confini. Così gli anni 70, così l'inizio dei 90. Così come oggi. Qualche tempo fa pubblicai una vignetta:Semplice ed immediata. Sopprimere, non reprimere. Sul nascere qualsiasi manifestazione di volontà, di rivendicazione di diritti.
Ieri siamo andati ancora oltre. Lo Stato ha represso qualcosa che nemmeno esisteva. A Napoli, il giorno dell'immacolata 8 dicembre 2010, era in corso in piazza del Gesù una manifestazione religiosa. La piazza è stata letteralmente blindata da cordoni di polizia e carabinieri. Nessuno poteva entrarvi. In Calata Trinità Maggiore, c'è la ciclofficina Massimo Troisi all'interno dei locali del laboratorio occupato SKA. I ragazzi della ciclofficina (studenti per la maggior parte, pacificisti e apolitici per la totalità) avevano programmato una manifestazione, dal nome "Immacolatella", in occasione della quale avevano in programma di inscenare un presepe "morente" in movimento. Morente perchè avrebbe rappresentato il momento decadente della città di Napoli: rifiuti, camorra, malapolitica. Ebbene, non era ancora iniziata la "scena", quando, intorno alle 11.00, un cordone della polizia scende Trinità Maggiore e a più riprese carica i ragazzi. Ragazzi che sono immobili perchè impauriti, non essendosi mai trovati in situazioni del genere. La loro unica colpa era di trovarsi in quel momento in quel posto. 2 ragazzi, Alfonso e Ana, il primo della mia città Torre del Greco, la seconda studentessa brasiliana. Ragazzi che erano lì per partecipare alla critical mass "Immacolatella", per una mobilità sostenibile e una città più vivibile. Caricati, picchiati e arrestati, tra l'incredulità generale.
Personalmente sono stato molto male a vedere le immagini della mattinata, perchè so come il movimento della Critical Mass sia nonviolento e allegro e goliardico quando organizza manifestazioni come quella di ieri. L'obiettivo dei militari era quello di "punire" 2 studenti, che partecipavano ad un'altra manifestazione, e che erano riusciti a entrare in piazza del Gesù srotolando uno striscione "Obelisco Precario", ironizzando sulla situazione dell'occupazione e della situazione instabile della città in generale. Colpirne uno (magari che non c'entra nulla con la manifestazione), per colpire tutti.
Ieri siamo andati ancora oltre. Lo Stato ha represso qualcosa che nemmeno esisteva. A Napoli, il giorno dell'immacolata 8 dicembre 2010, era in corso in piazza del Gesù una manifestazione religiosa. La piazza è stata letteralmente blindata da cordoni di polizia e carabinieri. Nessuno poteva entrarvi. In Calata Trinità Maggiore, c'è la ciclofficina Massimo Troisi all'interno dei locali del laboratorio occupato SKA. I ragazzi della ciclofficina (studenti per la maggior parte, pacificisti e apolitici per la totalità) avevano programmato una manifestazione, dal nome "Immacolatella", in occasione della quale avevano in programma di inscenare un presepe "morente" in movimento. Morente perchè avrebbe rappresentato il momento decadente della città di Napoli: rifiuti, camorra, malapolitica. Ebbene, non era ancora iniziata la "scena", quando, intorno alle 11.00, un cordone della polizia scende Trinità Maggiore e a più riprese carica i ragazzi. Ragazzi che sono immobili perchè impauriti, non essendosi mai trovati in situazioni del genere. La loro unica colpa era di trovarsi in quel momento in quel posto. 2 ragazzi, Alfonso e Ana, il primo della mia città Torre del Greco, la seconda studentessa brasiliana. Ragazzi che erano lì per partecipare alla critical mass "Immacolatella", per una mobilità sostenibile e una città più vivibile. Caricati, picchiati e arrestati, tra l'incredulità generale.
Personalmente sono stato molto male a vedere le immagini della mattinata, perchè so come il movimento della Critical Mass sia nonviolento e allegro e goliardico quando organizza manifestazioni come quella di ieri. L'obiettivo dei militari era quello di "punire" 2 studenti, che partecipavano ad un'altra manifestazione, e che erano riusciti a entrare in piazza del Gesù srotolando uno striscione "Obelisco Precario", ironizzando sulla situazione dell'occupazione e della situazione instabile della città in generale. Colpirne uno (magari che non c'entra nulla con la manifestazione), per colpire tutti.
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