giovedì 7 aprile 2011

Lotta Maresca: ecco cosa dice la delibera 440

Finalmente c'è del nero sul bianco. È non è il solito 'inchiostro simpatico', che non lascia neanche il tempo di farsi leggere che subito scompare. No, questa volta la delibera promessa dal commissario straordinario dell'Asl Na3 Sud Vittorio Russo e dal presidente della commissione sanità campana Michele Schiano, è arrivata. È lì, sul sito dell'Asl Na3, sui tavoli del terzo e quarto piano dell'ospedale torrese. Il comitato pro Maresca ha letto per la prima volta ieri le 51 pagine di cui è composta, prendendo in particolar esame quella decina che si occupa del Maresca. Ed ha tirato questa conclusione: “Per la prima volta le promesse sono state mantenute”. Nella delibera, infatti, si legge della necessità di una rivisitazione del presidio di Boscotrecase (“subordinata agli interventi di completamento di edilizia sanitaria”) e di quello di Torre del Greco. Il decreto 49 attribuiva a tale Presidio “una funzione specialistica nell'ambito della riabilitazione, prevedendo una rimodulazione della dotazione di posti letto, con una definitiva assegnazione di 98 p.l. e l'attivazione di nuove discipline”: Recupero e Riabilitazione – con 53 posti letto – e Lungodegenza – con 20 posti letto. “Il complesso processo di riconversione del presidio, tuttavia, […] deve essere oggetto di attenta verifica e riprogrammazione, quanto meno nella definizione del crono programma”.

Ora, le promesse fatte da Schiano e Russo erano sostanzialmente tre: ospedali di Torre del Greco e Boscotrecase riuniti (in modo da ripartirsi le competenze a seconda delle necessità della popolazione), Servizio Psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC) al Maresca (con relativa permanenza del Pronto Soccorso), e permanenza di alcuni reparti come Gastroenterologia, Chirurgia e il laboratorio d'analisi per un anno a partire dalla data di attuazione del piano di rientro. Il comitato si era accontentato. E la delibera, cosa stabilisce?

Prima promessa: Ospedali riuniti.
I piani alti hanno ritenuto opportuno, “alla luce delle indicazioni ricevute, ed al fine di razionalizzare le risorse disponibili”, proporre per Torre del Greco e Boscotrecase il modello organizzativo degli Ospedali Riuniti. Tale modello – che, secondo il commissario, si è rivelato un “esempio di efficacia ed efficienza operativa”, idoneo com'è “a garantire la necessaria flessibilità assistenziale” – prevede la “individuazione di responsabilità uniche delle diverse Unità Operative Assistenziali, rispondendo adeguatamente ai bisogni assistenziali del territorio ed assolutamente compatibili con l'esigenza di ottimizzazione delle risorse”. Ecco, in termini tecnici, quel che si diceva: i vari reparti verranno distribuiti nelle strutture dei due ospedali a seconda delle esigenze di chi ne dovrà usufruire.

Seconda Promessa: SPDC.
Il Servizio Psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC), che il decreto 49 programmava a Boscotrecase, resterà, almeno momentaneamente, al Maresca, “ove si registrano spazi sufficienti all'attivazione – in tempi brevi – di 16 posti letto”. In particolare, dice la delibera, “la temporanea allocazione dei posti dell'SPDC presso il P.O. Maresca (che risolve una grave criticità del Dipartimento di Salute Mentale), dei posti letto previsti per la Gastroenterologia e di una parte della dotazione della Chirurgia, comportano anche il mantenimento dell'attività di Pronto Soccorso, con l'attivazione” di 4 posti letto nell'ambito della Medicina Generale, 4 posti letto per l'Osservazione breve, e 4 posti letto per la Medicina d'Urgenza.

Per il presidio di Torre del Greco, dunque, è prevista la permanenza dell'attività del Pronto Soccorso per un periodo non inferiore ad un anno, in considerazione della necessità di completare e adeguare le strutture e le tecnologie dell'ospedale di Boscotrecase. Che, come tutti sanno, non è ancora stato ultimato.

Terza promessa: permanenza Gastroenterologia, Chirurgia e laboratorio di analisi.
Come si è visto, Chirurgia e Gastroenterologia resteranno al Maresca: considerata l'impossibilità di allocare nell'immediato, presso l'ospedale di Boscotrecase, i 25 posti letto della Chirurgia generale, (come invece previsto dal decreto), la dotazione di questa unità operativa verrà ripartita in questo modo: destinando 13 posti letto saranno destinati al presidio di Boscotrecase, i rimanenti 12 a quello di Torre del Greco. Questi posti letto saranno l' "indispensabile supporto del reparto di gastroenterologia". Le ulteriori attività di supporto clinico-specialistiche (come anestesia, cardiologia, radiologia, farmacia, etc.) saranno invece garantite dalle competenti articolazioni del P.O. di Boscotrecase.

Ancora, il laboratorio del Maresca, per il quale il decreto 55 del 20 settembre 2010 prevede la dismissione, manterrà “l'operatività necessaria a garantire l'indispensabile supporto delle Unità Operative presenti nella struttura, rimodulando la propria funzionalità nel rispetto del crono programma degli interventi”.

Ma non è tutto: fondamentale è anche il “potenziamento della rete dei servizi territoriali al fine di sopperire la riconversione di piccoli ospedali o di aree ospedaliere obsolete”, previsto dal decreto 49. Quest'obiettivo appare al commissario perseguibile nel Distretto di Torre del Greco, con la creazione di una “Struttura polifunzionale per la salute” (SPS), che va messa negli spazi che il processo di riconversione renderà disponibili nel presidio, in modo da “raccogliere la domanda dei cittadini, al fine di offrire una adeguata forma di assistenza extra-ospedaliera incentrata sui sistemi di 'Cure primarie', volte a garantire una più efficace presa in carico dei nuovi bisogni di salute, e garantire i livelli essenziali di assistenza”. Nell'ambito dell' SPS di Torre del Greco si conta di attivare: un ambulatorio di cure primarie (odontoiatria, urologia, radiologia, oncologia, riparazione tissutale, polo specialistico ambulatoriale, centro di Nutrizione Artificiale e di disturbi alimentari e centro di Senologia); un ambulatorio infermieristico distrettuale (medicazioni post-intervento, monitoraggio valori pressori e glicemici con dati statistici, ecc.); strutture di degenza territoriale (hospice con 12 posti letto da attivare in 24 mesi); servizi socio sanitari.

Niente da fare, invece – comunque non era stato promesso nulla in tal senso – per il materno infantile: nella delibera non è previsto il suo ritorno a Torre del Greco.

La riconversione del Maresca, infine, secondo il crono programma, avverrà in 24 mesi.

Questo è quanto. Il comitato si dice soddisfatto: “Abbiamo ottenuto una base su cui lavorare. Quel che ora è fondamentale è capire come lavorare. Di certo, però, la lotta passerà dal piano mediatico a quello politico".

di A.M.Iodice - lapilli.eu

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