Come ogni mattina, vi siete preparati per uscire e andare al lavoro: qual è il vostro mezzo di trasporto? Siete tra coloro che non riescono a rinunciare alla propria auto o tra i volenterosi che saltano in sella alle due ruote e compiono il tragitto quotidiano verso l’ufficio in bicicletta? Oppure fate parte della (nutrita) schiera di persone che “sarei felice di uscire in bici ma…”?
Non è raro, infatti, che alcune obiezioni più o meno fondate e ragionevoli ci spingano ad abbandonare il proposito di spostarci pedalando e di gravare solo sui muscoli delle nostre gambe, facendoci tornare ai “vecchi” mezzi di trasporto. E non è raro neppure che tali obiezioni diventino per noi delle comode giustificazioni quando si tratta di spiegare perché, pur essendo a favore di uno stile di vita a basso impatto ambientale, non riusciamo a metterlo in pratica nei nostri spostamenti quotidiani.
Ecco quindi 6 scuse particolarmente diffuse, insieme alle quali cerchiamo anche di offrirvi delle possibili soluzioni (e se proprio non volete, non potete o non ve la sentite di utilizzare la bici su base quotidiana, cercate comunque di impegnarvi a lasciare a casa il più possibile l’auto privata, preferendo i mezzi pubblici o soluzioni a basso impatto come il car sharing e il car pooling).
1. Devo trasportare oggetti/cose troppo pesanti
Computer portatile, contenitori per il pranzo, un cambio… a volte non riusciamo ad evitare di portarci dietro dei pesi che ci influenzano nella scelta del mezzo di trasporto più indicato. Certo, pedalare nel traffico sbilanciati, facendo gli equilibristi tra borse e sportine, non è né comodo né semplice. Anzi, è proprio pericoloso. Tuttavia, molti degli scompensi dovuti al peso e all’ingombro delle cose che trasportiamo possono essere ovviati in modo piuttosto semplice: basta applicare alla propria bici un cestino capiente o un pratico portabagagli, e il più è fatto! E se volete essere ancora più eco-chic, provate a farveli da soli con questi consigli.
2. Sta piovendo!
A volte la pioggia (specie se è in corso un vero e proprio temporale) spinge a ripensamenti e a cambi di programma anche i ciclisti più fedeli e assidui. Nessuno, infatti, vuole arrivare al lavoro o ad un appuntamento importante bagnato fradicio.
La soluzione per non rinunciare né al proprio mezzo di trasporto preferito né ad un aspetto dignitoso potrebbe essere investire in indumenti traspiranti e in una buona giacca a vento, di quelle impermeabili e munite di cappuccino, oppure – per i mesi meno freddi - in un buon k-way. Sarebbe poi una buona idea avere un cambio nel proprio luogo di lavoro - soprattutto se in ufficio dovete indossare abiti o scarpe eleganti, che stridono con una pedalata di buona lena, soprattutto se sotto la pioggia!
3. Sta nevicando
La neve è un’evenienza molto meno comune della pioggia (per lo meno alle nostre latitudini), ma può rivelarsi ugualmente fastidiosa. Molte bici da strada diventano inutilizzabili in caso di neve o di ghiaccio lungo il percorso: l’unica possibilità per far fronte a questo tipo di emergenze, se siete dei ciclisti duri e puri, è un mountain bike.
Per quanto riguarda gli abiti, invece, valgono gli stessi consigli applicabili alla pioggia e i nostri consigli per andare in bici d'inverno
4. Il caschetto mi rovina i capelli
Se viaggiate in auto dovete allacciare la cintura, se scegliete di pedalare dovete indossare l’apposito elmetto di protezione, affinché il vostro tragitto sia non solo più green ma anche più sicuro. Tuttavia, quello che è uno strumento di protezione diventa troppo spesso un deterrente all’uso delle due ruote: il caschetto, infatti, comprime inevitabilmente i capelli, scompigliandoli, con grande disappunto di molti di noi, che magari, prima di uscire, hanno speso del tempo a fasi belli.
Il problema si può aggirare portando sempre con sé (oppure tenendo in ufficio, insieme al cambio) una spazzola e tutto il necessario per restituire alla propria chioma l’aspetto che si desidera. D’altra parte, se l’obbligo del casco non impedisce l’uso quotidiano di scootere moto, perché dovrebbe scoraggiare i ciclisti?
5. In bici impiego troppo tempo per spostarmi
È un dato di fatto: chi pedala compie di solito uno sforzo maggiore e – generalmente - impiega più tempo a raggiungere la propria meta rispetto a chi guida. Ok, questa è la regola. L’eccezione è rappresentata dalle ore di punta nelle grandi città, quando le strade sono così congestionate da determinare lunghissime colonne di auto: ebbene, in questi casi avere una bici a portata di mano potrebbe essere una soluzione ottima sia per evitare lo stress di lunghe code che per risparmiare il tempo (e il denaro…) che altrimenti dedicheremmo alla palestra o al fitness.
6. C’è troppo traffico!
A quest’ultima affermazione è più difficile controbattere: traffico e scarsa educazione stradale sono una costante nelle nostre città e solo in alcuni Comuni (pochi…) ci sono piste ciclabili davvero degne di questo nome, utili e sicure. Detto questo, se avete fiducia nelle vostre capacità e non temete la concorrenza di auto, bus, taxi e scooter, non esistono particolari controindicazioni. Basta ricordare di usare tutte le precauzioni del caso, indossando il vostro elmetto, rispettando le regole della strada (non imboccate sensi unici contromano, osservate la segnaletica, fermatevi con il rosso…) e avendo cura di controllare sempre che i fanali e le luci della vostra bici siano in buono stato.
E con questo… buona pedalata a tutti!
Lisa Vagnozzi - greenme.it
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