venerdì 18 novembre 2011

J-Ax "I love my bike"

Dopo una notte in dormiveglia
col panico di non sentire la sveglia
mi sono alzato una bestia
mi sento un trapano in testa
e ho appuntamento per il trattamento in palestra
proprio io che da bambino aveva la giustifica
a educazione fisica
adesso non ho scelta
col digrignare i denti tutta notte come un cane
a lungo andare la mia spina dorsale è tutta sconnessa
quindi corro e faccio pesi finchè smette di far male
non ho fatto colazione provo impulsi a vomitare
e mi faccio 100 pare
sul tempo che perdo
perchè dentro sono lo stesso
ma fuori invecchio
i viaggi che non faccio
i libri che non leggo
ho il vizio di stare a casa
giuro domani smetto
ma poi mi faccio la doccia e un pò mi riprendo
Milano è tutta bloccata
io vado in bici
e vi frego


RIT: Più pedalo meno sono stanco (hey, con la mia bici)-sono tutti fermi ma io passo (con la mia bici)-I LOVE MY BIKE- la mia bici-I LOVE MY BIKE-la mia bici-I LOVE MY BIKE-la mia bici-I LOVE MY BIKE-la mia bici


Oh,se potessi far vedere la mia bici al me stesso poppante
sarebbe orgoglioso di come sono da grande
ha le lucine nei pedali
gli specchietti cromati
e c'ha pure la radio a panneli solari
non sono il tossico pentito in scimmia per il fitness
infatti nel porta bottiglie ho una Guinnes
non puo farli 'sti salti come un'harley
e in giro me la guardano più della tua Audi
la mia bici me l'han regalata i miei amici a Natale
pensarci mi fa bene al cuore
e m'è venuta anche fame
una focaccia pugliese fatta da un Egiziano
con due morsi la sbrano dissetandomi ai drago verde
tra i palazzi passa il vento
sembra Capo Verde
ed un sole così non c'è dall'Ottantasette
dicono due vecchiette sulla panchina
forse l'aria è radioattiva ma la mia bici fila


RITPiù pedalo meno sono stanco (con la mia bici)-sono tutti fermi ma io passo (con la mia bici)-I LOVE MY BIKE- la mia bici-I LOVE MY BIKE-la mia bici-I LOVE MY BIKE-la mia bici-I LOVE MY BIKE-la mia bici


Dopo una notte in dormiveglia
col panico di non sentire la sveglia
adesso sto una bellezza
e nonno diceva:"ringrazia Dio di averla
la bicicletta quindi pedala pedala finchè la schiena si spezza; pedala pedala e non pensarci nemmeno
a svegliarti ancora con la luna inversa
ringrazia Dio che hai una carriera che pure se bella
non è mai certa
e ti conserva la testa fresca
l'adolescenza finisce, il male di vivere resta
è poco prezzo da pagare per "pimparti" l'esistenza
vorrei potere digitalizzare questa gioia
e "up-loadarla" sui computer della gente in paranoia
attivarla ogni volta che qualcuno odia
perché ho scoperto una cosa preziosa
che però non costa: la vita e la bici hanno lo stesso principio devi continuare a muoverti per stare in equilibrio.

Ecco il video

Sinceramente al cantante non è ke lo seguo molto, ma una canzone sulla bici, per la bici, non la potevo lasciar passare così!

martedì 15 novembre 2011

NunTeReggePiù

Da oggi è possibile firmare anche al comune di Torre del Greco per la legge di iniziativa popolare "Nun te regge più" formata da un solo articolo: “i parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell’unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell’unione per incarichi equivalenti”che si propone l'adeguamento degli stipendi dei politici italiani a quelli della media europea".
Tutti i cittadini torresi possono recarsi all'ufficio della Segreteria Generale al Palazzo Baronale dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00 muniti di un documento di identità. Nel frattempo ke capiamo se è possibile affiggere manifesti ke lo pubblicizzino, cominciamo con il passaparola. Servono in tutta Italia 50.000 firme, ma si punta a superare le 80.000 per sicurezza (firme non valide, documenti non leggibili, ecc.).

giovedì 10 novembre 2011

Tempi moderni...

Cinquemila anni di cultura e coltura, di sementi passate di padre in figlio, di conoscenze passate da nonno a nipote. Di lotte per la sopravvivenza della coltura contro questo o quel fertilizzante o infestante. Cinquemila anni di resistenza. 70 anni per spazzarli via. Si dice ke i cambiamenti sono sempre lenti, perkè è difficile convincere tante persone a consumare di meno e di qualità. Ma quando dalla tua parte hai il mercato finanziario e capitalistico, bastano settantanni di spinto consumismo. E così il cecio "standard" è meglio della pera "con la botta".

mercoledì 9 novembre 2011

Ecco quanto si guadagna a sostituire l'auto con la bicicletta

La scelta giusta, non finiremo mai di ripeterlo è la biciletta: salva vite umane e fa risparmiare. Come? Qual è il contributo reale e tangibile che si può trarre dalla sostituzione delle nostre 4 ruote con la bici?

A questa domanda da un milione di dollari ha risposto un maxi-studio americano, diretto da Jonathan Patz del Global Health Institute dell'University of Wisconsin-Madison (Usa), che ha scoperto come le pedalate quotidiane per andare a lavoro o a fare la spesa regalino 4 fondamentali benefici:

riduzione delle emissioni di gas serra;

miglioramento della qualità dell’aria;

miglioramento del benessere fisico

miglioramento dell’economia.

Perché scegliere la bici fa stare bene, non inquina, fa risparmiare, abbassa le spese mediche e salva addirittura vite umane. Insomma, pedalare significa fare del bene alla salute e al portafogli, grazie al movimento e a un ambiente meno inquinato dai tubi di scappamento.

Noi che cerchiamo di essere buoni con la terra questo lo sapevamo già, come avevamo spiegato in 13 buoni motivi per utilizzare la bicicletta. Ma lo studio “Air Quality and Exercise-Related Health Benefits from Reduced Car Travel in the Midwestern United States”, condotto su 11 maxi-aree metropolitane e oltre 30 milioni di residenti di Illinois, Indiana, Michigan, Minnesota, Ohio and Wisconsin, si è spinto oltre, fino a mostrare innegabilmente che spostarsi in bici è la scelta migliore che si possa fare. Secondo i dati dei ricercatori, infatti, basterebbe sostituire la metà dei viaggi quotidiani verso l'ufficio con spostamenti in bici nei sei mesi più caldi dell'anno, per risparmiare circa 7 miliardi di dollari l’anno ed evitare 1.100 morti grazie a una miglior qualità dell'aria e all'aumento dell'attività fisica. Il che si traduce a sua volta in una riduzione delle cure mediche per obesità, diabete e cardiopatie.

“La ‘conversione’ dall’auto alla bici per i brevi percorsi quotidiani –spiega Patz- rappresenta un approccio ‘win-win’, troppo spesso ignorato. Parliamo tanto dei costi delle energie alternative, ma raramente esaminiano i benefici di questo tipo di strategie”. Le proiezioni del ricercatore mostrano in maniera tangibile che questo cambiamento potrebbe avere dei benefici inimmaginabili. Per questo, “occorre ridisegnare le nostre città per consentire ai nuovi ciclisti di spostarsi senza rischi”, conclude Patz.

Patz spiega, poi, che i cambiamenti comportamentali ipotizzati nel suo studio, anche se attuati solo nell’area del Midwest, consentirebbero da soli di portare l'intero Paese in allineamento con gli standard nazionale di ozono. E pensare che lo studio non ha tenuto conto dei benefici dello spostamento a piedi o con i mezzi pubblici. E lo scienziato ambientale, che se ne va in prima persona in giro per la città con una bici attrezzata anche con un bidone blu con ruote per trainare la spesa, assicura che sarà un argomento trattato nei prossimi studi.

Ma c’è ancora molto da fare per rendere tutto questo reale. Perché, ad oggi, andare in giro in bici in alcune città è davvero pericoloso per la propria incolumità. Così, anche chi vorrebbe contribuire con la forza dei propri muscoli a questo cambiamento si trova davanti un ostacolo insormontabile. “Abbiamo bisogno di città costruite non per le automobili, ma per le persone”, conclude Patz. E noi ci associamo in pieno al suo appello. È ora di pedalare verso un futuro migliore!

Roberta Ragni - GREENME.it

lunedì 7 novembre 2011

Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica

Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo: «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennita’ degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».

L’iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo facebook “Nun Te Regghe Più”, dal titolo della famosa canzone di Rino Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo: “i parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell’unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell’unione per incarichi equivalenti”

La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati depositati negli uffici elettorali dei comuni italiani, qui l’elenco aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a firmare: http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm

L’iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli aderenti quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea, eventuali segnalazioni di comuni sprovvisti di moduli potranno essere effettuate direttamente nel gruppo facebook http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/ o all’indirizzo di posta elettronica legge.ntrp@gmail.com

50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione della proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad eventuali errori e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare indifferenti costa molto di più.

Andate a firmare nel vostro comune e non fatelo da soli.

da nuntereggepiu.altervista.com

giovedì 3 novembre 2011

Per la festa del 4 Novembre si evitino sprechi di denaro ed esibizione di armi da guerra, veri strumenti di morte

In occasione delle celebrazioni del 4 novembre – “Giorno dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate” – si evitino inutili sprechi di denaro, sponsorizzazioni inopportune e, soprattutto, l’esibizione e l’accesso ai minori alle armi da guerra”. Lo chiede la Rete Italiana per il Disarmo ricordando che oggi – anniversario della fine di quella guerra che in quei giorni papa Benedetto XV definì chiaramente come “orrenda carneficina” e “inutile strage” – in una situazione di forte precarietà per moltissime famiglie italiane e di effettiva povertà per oltr 4 Novembre alternativo e 8 milioni di cittadini ogni sfarzo e spreco dello Stato è uno schiaffo alla dignità delle persone soprattutto dei più giovani.

In particolare la Rete Italiana per il Disarmo (coordinamento che raggruppa oltre 30 associazioni della società civile attive su questi temi) si riferisce all’esposizione di materiali e mezzi delle Forze Armate e della Guardia di Finanza promossa dal Ministero della Difesa al Circo Massimo a Roma dal 4 al 6 novembre.

Come riportano le agenzie di stampa, in mostra su uno spazio di 50mila metri quadrati al Circo Massim, saranno esposti mezzi e tecnologie usate da Esercito, Aeronautica, Marina, Guardia di Finanza e Carabinieri: gli armamenti in dotazione ai soldati, un carro armato Ariete, il blindo Centauro, diversi aerei da bombardamento e caccia come l’Eurofighter, il Tornado, l’Amx e il super-caccia F-35, elicotteri da guerra e da trasporto come il CH47 e ancora tanti altri mezzi di natura militare. Proprio sul caccia F-35 Joint Strike Fighter è attiva una campagna di pressione di Rete Disarmo, Sbilanciamoci e Tavola della Pace per chiedere il non acquisto dei 130 caccia previsti da parte del nostro paese (al costo complessivo di solo acquisto di 17 miliardi).

“Malgrado la forte crisi economica che sta attraversando il Paese e le manovre lacrime e sangue che si susseguono per tentare di ripianare il nostro debito pubblico il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, sembra non riesca a rinunciare a sperperare denaro pubblico per iniziative propagandistiche come quella prevista per il 4 novembre al Circo Massimo a Roma” - dichiara Maurizio Simoncelli Vicepresidente dell'Istituto di ricerca Archivio Disarmo.

“Il Ministro La Russa – chiede Riccardo Troisi di Reorient – dovrebbe piuttosto dire ai cittadini quanto ci è costato mobilitare per decine di giorni centinaia di militari, lo spostamento dei mezzi e l’allestimento della mostra statica”.

Nonostante le rassicurazioni del Ministro della Difesa sul “costo zero” dell’iniziativa sponsorizzata dall’Eni, le associazioni della Rete Disarmo denunciano oltre all’inutilità dell’evento, il singolare sostegno economico da parte dell'azienda di Stato. “Appare evidente – continua Troisi – che data la ristrettezza economica che colpisce il bilancio dello Stato, il Ministero della Difesa inizi a far battere cassa a quelle multinazionali come l’Eni che dall’Iraq alla Libia hanno fatto e faranno profitti sul petrolio anche grazie alle operazioni belliche condotte dalla nostre forze militari a salvaguardia dei cosiddetti “interessi nazionali”.

“Viene da chiedersi – aggiunge Giulio Marcon di Sbilanciamoci! – come mai il Sindaco di Roma abbia autorizzato una manifestazione così invasiva per la città, dopo tutti i suoi proclami contro tutte le manifestazioni in programma in questo periodo e la Sovrintendenza abbia autorizzato la deposizione di elicotteri e carri armati (e anche di cacciabombardieri!) su un’area archeologica di pregio così alto e di grande valenza simbolica”.

“In verità è l’ennesima caso in cui spazi pubblici di rilevanza cittadina come i Fori o il Circo Massimo vengono utilizzati come vetrina per il business armiero, dando la possibilità di mettere in bella mostra i pezzi pregiati della nostra industria bellica” – conclude Marcon.

Rete Italiana per il Disarmo chiede perciò al Comune di “ritirare l'autorizzazione concessa e alla Difesa e di annullare l'assurda manifestazione”.

“Se anche la manifestazione si dovesse svolgere ugualmente – dichiara Massimo Paolicelli, presidente dell’Associazione Obiettori Nonviolenti – chiediamo che non sia permesso a minori di salire sui mezzi militari ed imbracciare le armi come se fossero giocattoli. Riteniamo questo modo di fare – che abbiamo potuto osservare gli scorsi anni – estremamente diseducativo e pericoloso: nessun genitore sano di mente insegna ai propri figli ad imbracciare armi”.

La Rete Disarmo si fa promotrice di una visita archeologica al Circo Massimo, sabato mattina 5 novembre alle 10.30 per illustrare con una proiezione immaginaria e creativa una vista guidata per turisti del quarto millennio attraverso una delle maggiori esposizioni di archeologia militare dei primi decenni del duemila, ai tempi della grande crisi.

http://www.disarmo.org/rete/a/34984.html

Democrazia

La patria della democrazia indice un referendum sulle scelte politiche del prossimo futuro. Il messaggio è chiaro: potere al popolo sulle scelte decisive. E la scelta è pesantissima: sei tu popolo a sostenere sacrifici e ristrettezze negli anni avvenire affinchè la tua nazione, il tuo stato, rimanga all'interno dell'Unione Europea, e continui ad utilizzare la moneta unica? Continui a muoversi liberamente nel mercato mondiale? Continui a cercare il miraggio del PIL sempre in crescita? Commovente... Peccato che dalla totalità dei mezzi di informazione e dei politicanti europei e mondiali, questa scelta di Papandreu sia considerata "insensata" e "pericolosa"... Alla faccia della democrazia.