lunedì 5 ottobre 2009
Se fosse...
Tempo fa immaginavo ke un colpo di Stato sarebbe stato una ipotesi lontana nell'Italia moderna, in quella ke kiamano democrazia. Pensavo ke non lo avrei mai vissuto, e ke l'avrei letto solo sui libri di storia, sui libri di Paco Ignacio Taibo II, di Isabelle Allende, del Cile, della Spagna, dell'Argenitina. Credevo ke sarebbe stato più facile vivere un'eruzione del Vesuvio ke non un colpo di Stato. E invece negli ultimi giorni sento ke si sta avvicinando qualcosa ke gli somiglia molto. Un presidente del consiglio condannato di riflesso al processo Mills, tirato in causa dai pentiti della mafia nelle inkieste sulle stragi del '92, condannato in sede civile per corruzione, implicato in una vicenda di prostituzione, droga e appalti truccati. Attore di censura, burattinaio di giornalisti. Ora, stretto alle corde da una popolazione ke sembra svegliarsi dal torpore, probabilmente perkè con le pakke sempre più nell'acqua, ke scende in piazza sempre più spesso, vorrebbe andare al contrattacco. Come? Ve lo dico io: golpe. Basta scendere in piazza con 2 milioni di persone (tante ne porterà o ne dikiarerà ai cinegiornali), naturalmente i tre quarti pagati come al solito dal suo partito, e dimostrare ke lui è il più forte, più della magistratura, più del popolo stesso. Golpe. Sento odore di bruciato...
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